Con il rinnovo le Parti Sociali hanno posto maggiore attenzione alla formazione e allo sviluppo delle competenze professionali
Assolavoro, l’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro e le Organizzazioni Sindacali di categoria Felsa-Cisl, Nidil-Cgil e Uiltemp, dopo oltre due anni di intense trattative, hanno sottoscritto nei giorni scorsi l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL per i lavoratori in somministrazione.
Tra le novità più rilevanti emerge una speciale attenzione dedicata alla formazione e allo sviluppo delle competenze professionali. Il rinnovo regola infatti in modo pattizio l’utilizzo delle risorse del fondo Formatemp dedicate alla formazione, allineandosi alle recenti modifiche normative introdotte dal “Collegato Lavoro”.
L’intesa dal punto di vista normativo, per rispondere alla difficoltà del Fondo di solidarietà del settore, che oggi eroga la cassa integrazione e altre prestazioni a sostegno dei lavoratori, prevede un raddoppio del finanziamento che sarà di 0,45% dell’imponibile a carico delle Agenzie per il Lavoro e 0,15% a carico dei lavoratori. L’indennità di disponibilità, sia ordinaria sia in caso di procedura di ricollocazione (ex art. 25), è stata aumentata, con percentuali superiori al 15%, portandola rispettivamente da 800,00 euro mensili a 1.000,00 euro e da 1.000,00 euro a 1.150,00 euro, prevedendo anche verifiche periodiche di adeguatezza in base all’andamento dell’inflazione. Anche le prestazioni della bilateralità vengono incrementate del 20%.
Sono state inoltre rafforzate le relazioni sindacali, soprattutto a livello decentrato, che potranno permettere una puntuale verifica anche della parità di trattamento e delle condizioni di lavoro e si potrà aprire una contrattazione di secondo livello con le singole agenzie per politiche redistributive.
Come affermano Felsa, Nidil e UilTemp il rinnovo conferma l’importanza dei contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative del settore e del ruolo centrale del sindacato.